ABSTRACT
Considerando il senso del macabro che attraversa la letteratura ottocentesca e la diffusione dell’erudizione egittologica nel XIX secolo, questo saggio prende in esame la fattispecie dei dialoghi con mummie e la presenza di morti redivivi in opere come il Dialogo di Federico Ruysch e delle sue mummie di Leopardi e in alcuni racconti di Edgar Poe. Grazie a ulteriori esempi (nei lavori di Camillo e Arrigo Boito, Fogazzaro) si toccano argomenti connessi, quali gabinetti anatomici, cadaveri sottoposti a stimolazione galvanica e corpi sospesi tra vita e morte (imbalsamati o mesmerizzati), ritrovando in questi testi letterari concordanze peculiari e singolari con pratiche e formule rituali dell’Antico Egitto.
Considering the sense of macabre which goes through the literature of the nineteenth century and the spread of the Egyptological knowledge in the same period, this essay examines the specific cases of conversations with mummies and the presence of redivivus deceased in works such as Leopardi’s Dialogo di Federico Ruysch [Dialogue Between Frederick Ruysch and His Mummies] as well as in a few short stories by Edgar Poe. Additional examples (in works by Camillo and Arrigo Boito, Fogazzaro) touch upon other related topics like anatomical cabinets, corpses exposed to galvanic stimulation and bodies suspended between life and death (embalmed or mesmerized), finding in these literary texts peculiar practices and rituals comparable to those of Ancient Egypt.
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