… Malgrado l’insegnante avesse sottolineato più volte come solo all’esterno il tango appaia una danza sensuale, mentre è un incontro di anime, Alice era a disagio per l’estrema vicinanza con uomini sconosciuti, della cui anima nulla riusciva a percepire, mentre del corpo sentiva chiarissimo l’odore di sudore e della cena appena terminata. Era rigida e goffa nel suo inutile tentativo di muoversi con disinvoltura.
Come un palo borracho, gli alberi ubriachi di Buenos Aires, sgraziati e impacciati dentro un tronco gonfio e pieno di spine. La ricerca dell’amica scomparsa a Buenos Aires diventa per la quarantenne Alice un viaggio tra passato e presente, antichi affetti e nuovi amori, dolorose scoperte e inaspettati ritorni. Al bivio tra la quotidianità della provincia lombarda e la straordinarietà della capitale argentina.
Un testo breve, da leggere tutto d’un fiato. uno stile diretto che alterna narrazione, flash back e dialoghi serrati, per il quale è essenziale la complicità del lettore. Fino alla fine.
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