ABSTRACT
L’Italia della seconda metà del Settecento vide una grande proliferazioni di viaggiatori nordeuropei. Costoro intrapresero il Gran Tour toccando anche le città più a sud della penisola. Portatori di novità e nuove idee, questi viaggiatori diventarono ambasciatori della propria cultura all’estero. Tra questi, vi fu Martin Sherlock, canonico irlandese che viaggiò nel continente Europeo dal 1776 al 1780, pubblicando varie opere, sia in italiano che in francese. Una di queste, Consiglio ad un giovane poeta, scosse particolarmente l’ambiente culturale e letterario italiano a causa delle feroci critiche dell’autore ai poeti italiani come Dante e Ariosto. L’irlandese sostituisce ai modelli italiani quelli greci e latini, suggerendo ai giovani poeti di emularli con l’obiettivo di superarli, come seppe fare Shakespeare. L’opera di Sherlock, che circolò ampiamente in Europa, rappresenta un tentativo di comprensione e divulgazione in Italia del modello teatrale Shakespeariano. Questo tentativo sarà però ostracizzato da posizioni saldamente contrarie al teatro del Bardo e ancorate nella tradizione letteraria neoclassica di stampo Francese.
Many European travellers chose to visit Italy in the second half of the Eighteenth century for their Grand Tour. Those travellers became the ambassadors of their own cultures, traditions and literary models abroad. Martin Sherlock, an Irish chaplain, travelled in Europe between 1776 and 1780: in those years he wrote several texts – both in Italian and French. One work in particular, Consiglio ad un giovane poeta, provoked a great debate in Italy because of the negative judgements expressed against Dante and Ariosto: Sherlock suggested to the young reader of his book to emulate the ancient models, in order to exceed them, like Shakespeare did. Sherlock’s text, which circulated in Europe too, is one of the first examples of Shakespearean critical reception in Italy. His attempt to popularize the Bard was partly refused and obstructed by the Italians who refused the new model in favour of the traditional and neoclassical one.
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