Il volume presenta l’edizione critica dell’Epistola al Gran Turco di papa Pio II (Enea Silvio Piccolomini), tradotta a Siviglia, alla fine del XV secolo, da fray Fernando de Córdoba, e sinora non considerata per la ricostruzione della fortuna spagnola degli scritti del pontefice umanista.
L’opera, in edizione critica, è accompagnata da uno studio che analizza in maniera approfondita i rapporti fra traduzione e tradizione del testo latino, e mette in luce la tecnica della versione: ne emerge un traduttore colto e linguisticamente assai preparato, che riesce a riprodurre in spagnolo la pluralità di registri stilistici e la prosa mossa dell’originale, con qualche prevedibile tratto ecclesiastico, dovuto alla sua formazione.
Si definisce inoltre anche il significato che il testo di Pio II, tradotto in romance, assume nella Penisola Iberica. L’epistola è infatti sottratta alla fruizione meramente curiale per cui fu composta, e finisce per acquistare nuovo rilievo nella Spagna tardoquattrocentesca, in cui si stanno sferrando gli ultimi attacchi al languente regno di Granada ed è intenso il dibattito sulla conversione di ebrei e musulmani.
Epístola al Gran Turco Cauterio Suave
Autore: Piccolomini Enea Silvio
Curatore: Baldissera Andrea, Bresadola Andrea, Mazzocchi Giuseppe
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Collana | |
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Autore | Piccolomini Enea Silvio |
Curatore | Baldissera Andrea, Bresadola Andrea, Mazzocchi Giuseppe |
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Anno di Pubblicazione | |
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Dimensioni | 170 mm x 240 mm |
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