Come scrive Fulvio Papi nella Prefazione del libro “Accanto agli stui filosofici che, dopo un lungo percorso, si sono configurati come una ricerca genealogica sulle attuali condizioni dell’essere uomini nella nostra civiltà occidentale e capitalistica, ho sempre dedicato una particolare attenzione, nei limiti delle mie possibilità, alla grande letteratura del Novecento. Essa mi è sempre parsa una visione fondamentale per comprendere la pluralità delle varie costituzioni esistenziali, critiche, simboliche che il pensiero filosofico proprio attraverso la sua trama concettuale – vale anche il contrario – non può cogliere ed è costretto a lasciare ai propri margini.” Il volume raccoglie tre saggi letterario-filosofici su Joseph Roth, Hermann Broch e Italo Svevo. Il mondo in cui si muove l’autore è quello della cultura mitteleuropea, siamo cioè nel cuore stesso della cultura europea, nel particolare punto di confluenza della molteplicità intellettuale dell’Austria felix e della sua fine. La convinzione è che tra la cultura filosofica e la grande tradizione letteraria del Novecento vi sia una profonda consonanza e una reciproca contaminazione: non possiamo pensare alla cultura europea senza riferirci a quel particolare e vivifico incontro novecentesco. Papi riesce così a coinvolgerci in un percorso in cui riflessione filosofica, partecipazione emotiva e ricerca estetica trovano uno dei più alti momenti realizzativi.
Il poeta, l’impero, la morte Minimalia
Autore: Papi Fulvio
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Collana | |
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Autore | Papi Fulvio |
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Dimensioni | 110 mm x 170 mm |
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