È un fatto incontrovertibile che le disuguaglianze economiche nei paesi OCSE sono oggi più accentutate di quanto non fossero anche solo dieci anni orsono. Questà realtà è declinata in molti diversi aspetti ma uno in particolare assume un molteplice significato: quello legato alla salute.
Sosteneva Giovanni Berlinguer: “la salute ha un doppio valore morale: è essenziale per la qualità della vita e per la vita stessa ed è strumentale come pre-condizione di libertà.
Quando prevale la malattia, il destino di una persona (e anche quello di una nazione) è lasciato in balia degli elementi e dei poteri esterni e può entrare in un circolo vizioso di regressione. L’ineguaglianza tra ricchi e poveri, a livello di individui, comunità e nazioni, sta diventando sempre più profonda nell’area della salute e della sanità, contribuendo così alla disperazione e all’ingiustizia che prevalgono e continuano a crescere nei settori correlati alla salute (cibo, istruzione, reddito)”.
Testi di Ivan Cavicchi, Paolo Cristiani, Chiara Demartini, Giovanni Fattore, Manuela Monti, Cesare Perotti, Carlo Alberto Redi, Alessandro Venturi, Comitato Etico della Fondazione Veronesi.
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