ABSTRACT
L’articolo si concentra sull’esperienza di Vjačeslav Ivanov traduttore dal greco antico e, in particolare, sulle sue traduzioni dalle tragedie di Eschilo. Concepite originariamente per il teatro, in stretta connessione con le sue riflessioni sulla tragedia antica interpretata come rito dionisiaco, le traduzioni da Eschilo sarebbero dovute uscire a Mosca per i tipi dell’editore Sabashnikov, ma videro la luce soltanto nel 1950. Riallacciandosi alla teoria elaborata da Faddej Zelinskij di un «Terzo rinascimento slavo» e fornendo tutta una serie di esempi, l’autrice illustra l’approccio ivanoviano ai testi di Eschilo. Ivanov concepì le sue traduzioni come “trasposizioni” di un originale in un’altra lingua che avrebbero dovuto entrare a pieno titolo nella sua opera poetica. Le traduzioni da Eschilo dovevano essere «nazionali quanto allo spirito» e dimostrare al pubblico russo l’affinità tra anima slava ed ellenica. Di conseguenza, l’Eschilo di Ivanov risulta radicato in profondità sia nel folklore russo che nella tradizione slava ecclesiastica; pertanto non di rado pone il lettore a confronto con soluzioni linguistiche inattese.
The article focuses on Vyacheslav Ivanov’s experience as translator from Ancient Greek and, precisely, on his translations of Aeschylus’ tragedies. Originally conceived for the stage, in close connection to Ivanov’s reflections on ancient tragedy as Dionysian rite, these translations were supposed to be published in Moscow by Sabashnikov, but appeared in print only in 1950. Going back to Faddei Zelinski’s theory of a «Third Slavic Renaissance» and drawing on a number of examples, I described Ivanov’s peculiar approach to Aeschylus’ texts. Ivanov conceived translations as ‘transposition’ of an original in another language and considered them as a part of his own oeuvre. Aeschylus’ translations should be ‘national in spirit’ in order to show to Russian readership the affinity between Hellenic and Slavic souls. Consequently, Ivanov’s Aeschylus is deeply rooted both in Russian folklore and in Old Church Slavonic tradition and often confronts the reader with unexpected linguistic solutions.
Recensioni
Ancora non ci sono recensioni.