«Dopo la prima visita alla snia continuo a tornarci, nei giorni nelle settimane che seguono. Quello scenario apocalittico di muri precari, terrapieni di macerie, resti di rotaie dentro i capannoni, con le sue baracchine fatte di assi e vecchie porte prese nei cantieri e con quella miriade di mendicanti d’ogni sorta: uomini muscolosi e spacconi, giovanissime madri e nonne, innumerevoli bambini, con il tanfo delle esalazioni chimiche e lo squittio dei topi, a due passi da casa mia, esercita su di me un forte richiamo, quasi un risucchio che non voglio contrastare ma che cerco di circoscrivere in funzione delle mie forze.» Intorno a noi ci sono gli invisibili, gruppi di persone che vivono al margine delle “nostre ricche città”. La figura più facile da indicare, è quella del rom, dello zingaro, naturalmente. Le loro famiglia passano a fianco a noi si mostrano e scompaiono nei campi che da loro prendono il nome, o nei ruderi delle fabbriche abbandonate e nei capannoni cadenti, residui di un’epoca industriale ormai lontana. Parlare con loro, incontrarli, ascoltare le loro storie, farli emergere dal buio. Racconti, riflessioni, versi, questo è il libro che ne esce.
Il malinteso Minimalia
Curatore: Ruchat Anna
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Autore | Ruchat Anna |
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Genere | |
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Anno di Pubblicazione | |
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Dimensioni | 110 mm x 170 mm |
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