Scrittore e cineasta di origine algerina, è autore anche di Le Thé au Harem d’Archi Ahmed (1983). Viene cosiderato uno dei più significativi rappresentanti della nuova letteratura maghrebina. I suoi film hanno incantato più volte il festival di Cannes, sono stati premiati e candidati a diversi premi internazionali. Un suo cortometraggio è inserito nel progetto “All the invisible children”. Ma dietro alla sua abilità di regista, c’è una grande capacità di scrittura.