Fénéon, Louis Félix Jules Alexandre (1861-1944) – Conseguita la maturità al Lycée Lamartine di Mâcon, si trasferì a Parigi nel 1881 dopo aver vinto un concorso come impiegato al ministero della Guerra, lavoro che mantenne sino al 1894, cominciando nel frattempo a scrivere con successo recensioni di libri e articoli di critica artistica e letteraria e fondando nel 1884, insieme al teosofo Louis Georges Chevrier (1864-1932), suo vecchio compagno di scuola, la «Revue indépendante». Avvicinatosi al movimento anarchista, collaborò con i suoi scritti a numerose riviste libertarie e sostenne il gruppo intellettuale attorno a Émile Zola (1840-1902) nell’Affaire Dreyfus. Nel 1894 Fénéon fu incriminato, e poi prosciolto, dall’accusa di aver partecipato all’attentato al Ristorante Foyot di Parigi che costò un occhio al suo amico Laurent Tailhade (1854-1919). Nel 1896 assunse la carica di segretario di redazione della rivista letteraria e d’arte «La Revue blanche». Contemporaneamente, iniziò a collaborare con il quotidiano «Le Figaro», da cui passò poi a «Le Matin» dove comparvero le sue celebri «novelle in tre righe». Nel 1906, lasciata l’attività giornalistica, divenne responsabile della sezione di arte moderna e poi direttore artistico della Galerie Bernheim-Jeune per la quale diresse anche, dal 1919 al 1926, la rivista «Le Bulletin de la vie artistique». Fra il 1920 e il 1922 fu inoltre consulente letterario delle Éditions de la Sirène. Il decennio 1925-1935 fu il periodo di massima notorietà di Fénéon che divenne una delle personalità più conosciute della scena intellettuale parigina; un periodo nel quale costituì anche una formidabile collezione di arte moderna e di arte etnica. Operato di cancro nel 1938, trascorse gli ultimi anni della sua vita risiedendo in diverse località di villeggiatura, cliniche e case di riposo insieme con la moglie Stéphanie Adèle «Fanny» Goubaux (1868-1946) che aveva sposato nel 1897. Nel 1941, per far fronte alle spese mediche, mise in vendita all’Hôtel Drouot di Parigi una prima parte della sua collezione di arte moderna. La parte restante e la collezione di arte etnica furono oggetto di quattro aste tenute ancora all’Hôtel Drouot fra aprile e luglio 1947.