ABSTRACT
In Russia fino alla Rivoluzione la letteratura popolare (lubočnaja literatura) e quella alta erano due mondi diversi con editori, autori, reti di vendita e lettori ben distinti. Nessun editore passò mai dall’editoria popolare a quella alta, tranne Ivan Sytin (1851-1934), che, iniziando dal nulla diventò di gran lunga il maggiore editore russo e uno dei maggiori del mondo. Il suo scopo erano il primo luogo gli utili, ma stampando ogni tipo di testo per il lettore popolare (non solo lubočnaja literatura, ma anche classici, libri scolastici, manuali di agricoltura, giornali, riviste, calendari ecc.) contribuì alla diffusione dell’istruzione in Russia probabilmente più di ogni altra organizzazione pubblica e volontaristica privata.
Before the Revolution, popular literature (lubočnaja literatura) and classic literature in Russia formed two separate worlds with their own editors, authors, distribution networks, and readers. No editor ever passed from popular literature to high literature with the exception of Ivan Sytin (1851-1934) who, starting from very modest beginnings, became by far the most important editor in Russia and one of the biggest in the world. His main aim was to make profit, but by printing any kind of text for the popular reader (not only lubočnaja literature, but also classics, schoolbooks, agricultural manuals, newspapers, journals, calendars, and so on) he probably contributed more than any other public organization or private charity organization to the diffusion of education in Russia.
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