Gli articoli raccolti nel volume propongono una prospettiva antropologica nello studio dei media, combinando, da una parte, una pratica di ricerca radicalmente contestualizzata e, dell’altra, discutendo il ruolo della tecnologia nelle pratiche di ricezione. Si tratta di una riflessione nuova per la saggistica italiana: gli autori infatti sono tutti stranieri, di lingua inglese o tedesca.
La raccolta si apre con i testi più teorici di Friedrich Kittler e Stuart Hall e si compone di vari studi etnografici sui media dedicati a mezzi di comunicazione diversi, dal telefono cellulare alla televisione, dal cinema a internet, dal grammofono ai new media, per problematizzare la categoria stessa di “media”.
I cinque studi etnografici (Rajagopal, Sundaram, McDougall, Rafael e Mrazek) offrono una panoramica di alcune delle tematiche maggiormente approfondite nell’ambito degli studi sui media che adottano una prospettiva antropologica; in particolare si occupano del rapporto tra media e nazionalismo e imperialismo, del rapporto tra media e colonialismo e modernità, del ruolo delle audience, di antropologia visuale, del rapporto tra tecnologie comunicative e trasformazione dei codici linguistici e del ruolo dei media nel modificare l’immaginario comunitario.
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