Atti del convegno (Pavia, 23 ottobre 2007)
Pavia e Palermo: due luoghi dell’azione e del cuore, tanto significativi nella vicenda garibaldina, hanno stimolato la riflessione storica promossa dal “Comitato per la valorizzazione della cultura della Repubblica Italiana nel contesto dell’unità europea” in occasione del bicentenario della nascita di Giuseppe Garibaldi. Attraverso l’incontro di studiosi dei due atenei vengono simbolicamente unite due tappe nell’itinerario verso la costruzione unitaria della penisola, ma anche nel processo di costruzione del culto e del mito del Generale, tra i più forti e persistenti della storia contemporanea.
Dal legame privilegiato di Pavia e del suo territorio con l’Eroe dei Due Mondi – marcato dal contributo di tanti giovani volontari e dal sacrificio della famiglia Cairoli – alle vicende nella città isolana dopo lo sbarco dei Mille, i saggi qui raccolti contribuiscono, anche secondo prospettive inedite, alla rilettura del ruolo svolto da Garibaldi e dal garibaldinismo nella vicenda risorgimentale e nella formazione della memoria e della nostra identità nazionale.
Nel 2008 si chiudono le commemorazioni per l’anno di Garibaldi, iniziato nel 2007. In questo quadro s’inserisce il volume che raccoglie i contributi presentati al convegno di Pavia che ha coinvolto alcuni dei più illustri studiosi di Garibaldi. Sono stati presentati alcuni interventi molto significativi che hanno contribuito a rilanciare il dibattito storico sull’eroe dei due mondi.
In effetti Garibaldi è una figura molto significativa della storia risorgimentale italiana, perché la sua immagine non si è mai offuscata, neppure nei momenti in cui tentativi revisionistici hanno messo in discussione alcuni aspetti della memoria risorgimentale. Al contrario la sua figura è diventata fonte di ispirazione e di riferimento per molti che si sono battuti per la libertà e per l’uguaglianza.
Gli autori dei testi sono tra i più importanti studiosi di storia risorgimentale e hanno presentato relazioni di alto livello sui diversi aspetti e sulle questioni più dibattute dalla storiografia garibaldina. Ricordiamo tra gli altri Arturo Colombo, storico e politologo, e lo scrittore Mino Milani, autore della più importante biografia dell’eroe.
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