Un’altra raccolta di racconti di Isabelle Eberhardt: una raccolta che completa una sorta di ciclo narrativo della scrittrice che, nata a Ginevra nel 1877 e morta a Aïn Sefra in Algeria nel 1904, ha trascorso gli ultimi anni della sua vita girovagando, in abiti da uomo, nel Maghreb, la sua terra d’elezione.
Anche in questo volume troviamo i temi cari all’autrice: il mondo nordafricano, il deserto, le grandi distese, il silenzio.
Ma soprattutto ritroviamo il suo amore, la sua passione per il vagabondare curioso alla ricerca di persone e di parole non dette. Ancora una volta, Isabelle Eberhardt ci porta lungo piste inconsuete e, ancora una volta, ci seduce con il fascino incredibile del Magreb.
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