Il libro prende spunto da una riflessione di Musil, ne “L’Uomo senza qualità”, in cui lo scrittore austriaco scrive che “In fondo, nella maturità, pochi ricordano come sono di fatto arrivati a se stessi”. Cioè non è facile ricordare come si è svolta la propria vita, quali svolte ci hanno condotto ad essere quello che siamo, le scelte che ci hanno portato dove siamo. Quasi che tutto sia accaduto per una sorta di casualità, di involontarietà.
Così il passato ci appare come una serie di immagini, di momenti che si illuminano per poco, senza poter dare corpo a una continuità, ad una permanenza. È appunto l’impossibilità di una biografia, di una storia che abbia una continuità, uno sviluppo e uno svolgimento.
Non una biografia, quindi, ma la narrazione di alcuni momenti rilevanti di una vita, alcuni avvenimenti che ne hanno segnato il percorso.
Recensioni
Ancora non ci sono recensioni.