Un’insegnante, da molti anni impegnata a sperimentare con i bambini della scuola primaria l’urgenza della domanda di senso presente nei loro percorsi di vita, ma anche attraversata dalla passione della ricerca, s’interroga con intelligenza critica sugli scenari che presiedono al rapporto tra infanzia e filosofia.
Ne viene un’indagine rigorosa e accattivante che ci restituisce il significato di un duplice orizzonte tematico. Da una parte, e per la prima volta in Italia, un quadro completo delle diverse interpretazioni che, nel mondo, hanno ispirato per tutto il secondo Novecento il lavoro didattico attorno alle domande inquietanti dell’infanzia.
Dall’altra una documentazione fresca, non retorica, e spesso rivelativa, di quanta potenziale ricchezza emerga dalla messa in questione del mondo che il bambino, con la propria esperienza vissuta, solleva tramite quel suo domandare. Il volume si rivolge in primo luogo agli insegnanti della scuola primaria, ma più in generale, a studenti e studiosi universitari di discipline pedagogiche e filosofiche, oltreché a tutti i lettori colti che nel testo vedono messi in discussione molti luoghi comuni della nostra esperienza culturale.
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