But now the stark dignity of
entrance – Still, the profound change
has come upon then : rooted they
grip down and begin to awaken
Ma adesso la brulla dignità
di ogni entrare – Immobili, un profondo mutamento
è giunto in loro: radicati, s’aggrappano
giù, alla terra e cominciano
a risvegliarsi.
A cura di Tommaso Di Dio
La primavera e tutto il resto (1923) è la precoce testimonianza di una fra le più inesauste e febbrili esperienze di poesia del Novecento.
Scritto dal grande poeta modernista americano William Carlos Williams come risposta alla pubblicazione di The Waste Land di T.S. Eliot del 1922, La primavera e tutto il resto è un prosimetro che raccoglie i versi giovanili che egli riteneva migliori e mostra quanto l’esperienza dell’arte cubista e la violenza della grande guerra appena conclusa avessero destrutturato ogni scrittura e reso necessaria una radicale apertura verso un’incognita vita nova. Ne risulta un’opera fremente, mossa, spezzata, liberata da ogni piaggeria formale, in cui il poeta pone al centro il tentativo di una rinascita dell’intera cultura Occidentale grazie all’immaginazione, intesa però come l’unica forza capace di far sostare il lettore su ciò che da sempre gli è stato tolto, ovvero il momento attuale, l’adesso, dove ognuno di noi possa infine ritrovare se stesso.
Recensioni:
poesia.blog.rainews.it/2020/10/william-carlos-williams-la-primavera-e-tutto-il-resto/
www.leparoleelecose.it/?p=38777
www.labalenabianca.com/2020/11/24/willam-carlos-williams/
www.doyouneedasign.it/2020/07/27/williams-carlos-williams-la-primavera-e-tutto-il-resto/
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