Late-Victorian Female Friendship: the Lives and Fiction of Edith Somerville and Martin Ross

Autore: Cozzi Annachiara

 

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1.99

This article considers the literary partnership of Edith Œnone Somerville (1858-1949) and Violet Martin (1862-1915), better known as Somerville and Ross, to illustrate the key role played by sentimental friendship in women’s emancipation between the nineteenth and the twentieth centuries. In the first section, I argue that first-generation feminists borrowed the working-class concept of friendship as a survival network and fused it with the sentimental view promoted by middle-class codes: thus, from something integrated into the ideology of domesticity and functional to the institutions of marriage and family, female friendship was turned into a means of subversion. In the second section, through an analysis of the main steps of Somerville and Ross’s partnership, I demonstrate how their romantic friendship constituted the bedrock of their professional success, economic independence, and bold life choices. However, no examples of such friendship are portrayed in their fiction: most curiously, as discussed in the third section, in Somerville and Ross’s novels female relationships are feeble, instrumental, or utterly destructive. Such striking contrast may in fact point to a darker reading of turn-of-the-century Ireland than the one traditionally associated with the Somerville and Ross of the jolly hunting stories.

Keywords: Somerville and Ross; female friendship; women’s emancipation; turn-of-the-century-Irish literature.

Il presente contributo prende in considerazione la collaborazione di Edith Œnone Somerville (1858-1949) e Violet Martin (1862-1915), meglio conosciute come ‘Somerville e Ross’, per illustrare il ruolo chiave svolto dall’amicizia femminile nell’emancipazione delle donne tra Ottocento e Novecento. La prima sezione riflette sul concetto di sentimental friendship come idea tipicamente borghese e vittoriana; si avanza quindi l’ipotesi che le femministe di fine secolo abbiano preso in prestito dalla working class la concezione di amicizia come rete di sostegno, innestandola nella visione romantica ed estetizzante: così, da un modello integrato nell’ideologia della domesticità e funzionale alle istituzioni di matrimonio e famiglia, l’amicizia femminile divenne un mezzo di resistenza e sovversione. Attraverso un’analisi delle fasi principali della collaborazione tra Somerville e Ross, la seconda sezione dimostra come la profonda amicizia tra le due scrittrici abbia costituito la base della loro carriera professionale e della loro indipendenza economica. Tuttavia, non esistono esempi di tale amicizia nei romanzi della coppia: la terza sezione descrive come, sorprendentemente, nella fiction scritta da due donne che trovarono la chiave della propria realizzazione nell’amicizia, le relazioni femminili sono flebili, strumentali, se non addirittura distruttive. L’ultima parte dell’articolo prova quindi a spiegare questo vuoto, che potrebbe portare a una lettura più cupa dell’Irlanda tra Otto e Novecento di quella tradizionalmente associata alla produzione di Somerville e Ross.

Parole chiave: Somerville e Ross; amicizia femminile; emancipazione delle donne; letteratura irlandese tardovittoriana.

Collana

Anno di Pubblicazione

Dimensioni

170 mm x 240 mm

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