Penso di recarmi presto a Gerusalemme, dove cercherò di recuperare qualche briciola di fede, così scrive nel 1876 Pierre Loti a un amico. Passeranno tuttavia alcuni anni prima che possa realizzare il suo progetto: solo nel febbraio del 1894 infatti inizierà il suo pellegrinaggio in Terra Santa.
Ma la sua speranza di ritrovare la fede non si realizzerà. Quindi il capitano di fregata Pierre Loti, deluso del suo viaggio e inappagato nella sua ricerca, affiderà alla penna la sua esperienza di viaggiatore. Nasce così una trilogia autobiografica: “II deserto”, “Gerusalemme”, “La Galilea”, che verrà pubblicata tra il 1895 e il 1896.
In Italia, non era mai stata fatta un’edizione che riunisse i tre testi, anzi, l’opera sulla Galilea non era mai stata tradotta. Eppure i tre testi hanno una profonda unità: in essi Loti coniuga con arte il doppio ruolo di pellegrino e di turista. Prima costruendo un lento avvicinamento al tema centrale, quello della visita alla città sacra alle tre religioni monoteistiche, nella cui descrizione riesce ad infondere un’intensa emozione spirtuale. Successivamente, in La Galilea, descrive il tormentato percorso di distacco e di allontanamento da questa esperienza interiore.
Recensioni
Ancora non ci sono recensioni.