Nel 1809, Ugo Foscolo venne chiamato alla cattedra di eloquenza dell’Università di Pavia e, il 22 gennaio, inaugurò i corsi con l’orazione Dell’origine e dell’ufficio della letteratura. Tuttavia le autorità francesi, che vedevano con sospetto il poeta, decisero, dopo pochi mesi, di sopprimere la cattedra. Così Foscolo concluse il suo breve ciclo di lezioni con un’orazione sulla giustizia, intitolata appunto Sull’origine e i limiti della giustizia. Questa seconda orazione è meno nota della prima, ma non meno significativa per l’importanza che riveste nell’evoluzione delle idee politiche del poeta. Infatti appare evidente come le illusioni libertarie e giacobine della fine del Settecento siano state sostituite da un più meditato realismo politico, segnato in particolare da una pessimistica visione dell’uomo. Una visione che risulta di grande attualità per il lettore moderno, in un’epoca segnata dalla caduta degli ideali e delle ideologie. Un’opera che acquista valore e importanza per il suo significato civile e morale.
Sulla giustizia Minimalia
Autore: Foscolo Ugo
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Autore | Foscolo Ugo |
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Dimensioni | 110 mm x 170 mm |
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