Sensualità, teatralità, drammaturgia, gruppalità, movimento, musica, ritmo, sono tutti aspetti della pratica pentecostale riconducibili al campo della performance e alla centralità del corpo. Nel presente studio, la performance funge da metafora concettuale per inquadrare gli aspetti di valore e definire i tratti rilevanti per l’osservazione e l’interpretazione dei fenomeni caratterizzanti del movimento pentecostale. La performance è il wittgensteiniano «vedere come», il particolare scorcio prospettico che orienta lo sguardo e fa emergere i punti notevoli della realtà osservata. Ciò significa adottare un’ottica performativa allargata, che mette in dialogo Antropologia e Performance Studies e ricomprende non solo i momenti rituali tipici del pentecostalismo ma anche altri comportamenti, gesti, situazioni, immaginari, grazie ai quali si producono in azione il senso della comunità, l’appartenenza e il sentimento della presenza del divino.
Una comunità che cura
Etnografia performativa di una Chiesa pentecostale pavese
Cultura e società
Autore: Canevari Matteo
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Collana | |
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Autore | Canevari Matteo |
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Dimensioni | 150 mm x 230 mm |
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